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IO SONO IO: LA TUTELA DELLA PROPRIA IDENTITÀ DIGITALE È UN BISOGNO PRIMARIO?

Le tecnologie indossabili continuano a crescere negli acquisti da parte delle persone.  Nel mercato americano nel 2018 si è registrato un aumento di circa il 20% dei consumer che utilizzano queste tecnologie per un totale di oltre 50 milioni di utenti (dati ricavati da uno studio di eMarketer). Il trend è in crescita costante dal 2016 e la crescita sarà esponenziale anche nei prossimi anni.

Il mercato globale dei wearable è dominato dai tracker dedicati alla salute e al fitness ma stanno crescendo anche altri servizi soprattutto attraverso la diffusione degli smartwatch sempre più evoluti e performanti.

Il mercato dei dispositivi indossabili, secondo gli analisti di Kantar, sta avendo un’ampia diffusione anche nel nostro Paese: un italiano su 10 possiede uno smartwatch, primi nella UE.

L’evoluzione è esponenziale e con essa, in modo “naturale”, cominciamo ad utilizzare nuovi servizi e modifichiamo le nostre abitudini: pagamenti facilitati, controllo della salute, accessi a luoghi pubblici e privati, gestione della propria automobile e così via.

Se consideriamo che l’Italia è anche il terzo paese al mondo per diffusione di telefonini e smartphone (secondo Digital in, il rapporto globale che l’agenzia creativa We Are Social ha realizzato nel 2018 in collaborazione con Hootsuite, piattaforma per il social media management), considerare che la sicurezza digitale sia un bisogno primario è inevitabile.

Ma quali sono i rischi che corriamo? Quali precauzioni possiamo prendere?

Secondo le ultime statistiche di Kaspersky Lab (editoriale pubblicato su la Repubblica del 18 agosto scorso) ogni mese sono, sempre in media, 23 mila i device Android che vengono dichiarati persi o rubati. Secondo un altro studio condotto da Kaspersky Lab, in tutto il mondo la percentuale di persone che ha perso o a cui è stato rubato un device si attesta intorno al 4% pari a circa 80 milioni/anno. Per oltre la metà di queste persone (57%) si trattava di un device Android, per il 29% di laptop e per il 21% di iPhone Apple. E nel telefonino archiviamo di tutto, la nostra vita in un device!

Varie soluzioni antifurto semplici ed efficaci sono già disponibili tuttavia noi di Archimedetech riteniamo che si possa fare ancora meglio. La nostra società ha elaborato e brevettato un proprio innovativo sistema di sicurezza digitale ad almeno 4 fattori, per tutelare l’identità digitale della persona che utilizzerà device mobili per attività sensibili, alcune delle quali ad elevata tutela della loro privacy: I-Future!

Il progetto è in fase di sviluppo e presto saranno disponibili nuovi dettagli; per chi vuole ricevere ulteriori informazioni e fosse interessato ad investire può scriverci all’indirizzo info@archimedetch.com

Guarda il video e gli approfondimenti all’indirizzo http://www.i-future.it/